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IL CORRIERE DELLA SERA LANCIA L'ALLARME: "NON E' UNA PROVINCIA PER SALDATORI"

I GIOVANI NON PRENDONO PIU’ IN CONSIDERAZIONE IL LAVORO DI OPERAIO PER IL PROPRIO FUTURO

“I ragazzi indirizzati al liceo, eppure i tecnici verrebbero subito assunti”

Marco Costamagna, Amministratore delegato della BIEMMEDUE di Cherasco e Presidente della sezione meccanica di Confindustria Cuneo, parla di un problema legato proprio alla provincia piemontese in cui ha scelto di dare sede alla sua importante Azienda che produce generatori d’aria calda, macchine per la pulizia industriale e deumidificatori professionali.

“Nel cuneese ci strappiamo di mano i tecnici e i saldatori - spiega Costamagna - la domanda supera l’offerta.

Proprio da questo “allarme” parte l’articolo de Il Corriere della Sera del 28 gennaio 2019, scritto da Laura Siviero per la sezione “Lavoro”, dal Titolo “Non è una provincia per saldatori”, che analizza la situazione dopo circa un anno dalle parole dell’Amministratore della BIEMMEDUE e da quelle del Presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gioia che aveva invitato i giovani e gli studenti a scegliere un percorso di studi tenendo anche in considerazione l’entrata futura nel mondo del lavoro e la grandissima richiesta di tecnici specializzati di questa zona del Nord Italia.

Dopo un anno, analizza questo articolo, la situazione non è cambiata di molto: le Aziende cuneesi continuano ad avere un disperato bisogno di queste figure che però non trovano, in quanto i giovani scelgono sempre più altri tipi di percorsi che spesso li portano poi a non trovare un lavoro una volta terminati gli studi.

“I saldatori sono introvabili - spiega Marco Costamagna - i ragazzi vanno a studiare all’alberghiero e poi non trovano posto, mentre le Aziende metalmeccaniche non riescono a coprire i profili che servono. E spesso le scuole medie orientano i migliori verso i licei”.

I dati sviluppati da un’indagine di Unioncamere sui bisogni delle Aziende in provincia di Cuneo in termini di risorse umane danno ragione a queste preoccupazioni e ci dicono che anche nel 2019 le nuove assunzioni fatte o programmate dalle Aziende sono mirate soprattutto a operai specializzati, saldatori in particolare, come nel 2018 e nel 2017, a cui è destinato anche uno stipendio superiore (si parla di circa 24670 euro all’anno in partenza).

Nonostante questo, i ragazzi continuano ad essere orientati verso scuole dal blasone più importante e questo, già oggi ma ancora di più in futuro, sarà un enorme problema per l’industria cuneese.